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Guida alle fallacie logiche

La fallacia dell’argomento fantoccio

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La fallacia dell’argomento fantoccio, anche nota come fallacia dello spaventapasseri o come straw man argument, si commette ogni qual volta si ignori la reale tesi di una persona per sostituirla con una tesi distorta, esagerata o semplicemente scorretta.

Sebbene il suo status di fallacia sia stato riconosciuto relativamente di recente, essa appare spesso nella letteratura. Nel primo stratagemma che Schopenhauer fornisce al lettore nel suo saggio Sull’eristica egli dimostra di conoscere questa subdola tecnica argomentativa. Suggerisce infatti di “portare l’affermazione dell’avversario fuori dai suoi limiti naturali”, portando il lettore a commettere proprio la fallacia in esame.

Sempre il filosofo tedesco ci mostra questa fallacia in azione, usata niente di meno che dal celebre scienziato naturalista francese Jean-Baptiste de Lamarck.

Ray Bolger nei panni dello spaventapasseri ne Il mago di Oz (Wikimedia Commons)

Il super-polipo

Per chi non sapesse cosa è un polipo, a questa categoria di viventi appartengono le anemoni e le madrepore. Se siete baresi probabilmente per voi il polipo è il celebre mollusco che si mangia crudo, ma devo chiedervi di domare i vostri istinti vernacolari.

Sapete chi invece non sapeva cos’è un polipo? Se avete citato Lamark avete indovinato. Nell’800 il dibattito intorno alla natura nervosa di questi viventi era ancora aperto, e lo scienziato francese si era detto più volte e pubblicamente contrario all’idea che queste creature – oggi considerati animali a pieno titolo – potessero avere una natura nervosa.

Quando la sua teoria fu confutata in favore dell’idea che la massa nervosa di queste creature fosse diffusa in egual misura in tutto il loro corpo lo scienziato, in un tentativo disperato di salvare la sua faccia, finì per tradire la sua intima consapevolezza di avere torto.

Ecco come Lamark cercò di usare la fallacia dello spaventapasseri per sfuggire al dito inquisitore della scienza:

“Allora tutte le parti del corpo del polipo dovrebbero essere capaci di ogni specie di sensazione e anche di movimento, di volontà, di pensiero: allora il polipo avrebbe in ogni punto del suo corpo tutti gli organi dell’animale più completo: ogni punto potrebbe vedere, annusare, gustare, sentire e così via, anzi, pensare, giudicare, inferire: ogni particella del suo corpo sarebbe un animale completo e il polipo stesso starebbe al di sopra dell’uomo, poiché ogni sua cellula avrebbe tutte le facoltà che l’uomo ha solo nel suo insieme. Non ci sarebbe inoltre alcun motivo per non estendere quanto si afferma sui polipi anche alla monade, il più imperfetto di tutti gli esseri, e infine anche alle piante, le quali pure vivono, e così via.”

È curioso vedere come un’argomentazione da oratori e da politici venga usata nella scienza, che dovrebbe servire il vero oggettivo. Ma d’altronde basta leggere l’articolo di Wikipedia sui polipi per capire chi ha vinto questo dibattito.

Come riconoscere questa fallacia

In generale se una persona cerca di smontare una vostra idea traendo conclusioni esagerate, ridicole o che fanno leva sull’emotività vostra o di chi ascolta, è molto probabile che stia facendo uso di questo stratagemma eristico. Come fare a contrastarlo?

Semplicemente sarà sufficiente far gentilmente notare al vostro interlocutore che quello che dice non è in alcun modo legato a ciò che avete asserito voi. E se vi sentite retorici basterà citare la “fallacia dell’argomento fantoccio” perché il furbetto capisca che dovrà impegnarsi di più per averla vinta.

Di Giovanni Zaccaria

Giovanni Zaccaria collabora dal 2019 al progetto Polimathes.

Le sue più grandi passioni sono l'informatica e la programmazione, ma ha anche potuto interessarsi di linguistica e allo studio della lingua sanscrita.